sabato 23 aprile 2011

I lavori culturali sono un valore per la società, per questo devono essere liberi da copyright


Chi è Amelia Andersdotter? Ha cercato di scoprirlo Anna Masera, caporedattore delastampa.it  intervistandola davanti alla platea del Teatro Carignano.
La più giovane deputata dell’Europarlamento (ha 23 anni), Amelia fa parte del partito svedese Piratpartiet, forte sostenitore dell’eliminazione del copyright sulle cosiddette opere d’ingegno. “I lavori culturali sono un valore per la società, per questo devono essere liberi da copyright”, sostiene l’eurodeputata. Secondo Amelia, la governance di Internet è stata gestita male dei governi: “Prendiamo l’industria musicale; il cambiamento ha portato ad accordi occulti tra case discografiche e provider. Questa è una cospirazione contro gli utenti”.
Insomma, la democrazia per Amelia è la rete libera. Ma come risolvere allora il problema della valorizzazione delle opere di cultura? “Io propongo diverse cose, come i finanziamenti pubblici o una tassa per Internet che permetta la navigazione libera di tutti i suoi contenuti”.
Nel dialogo con Anna Masera, è emerso come la Svezia sia un esempio per tutta l’Europa in termini di normativa sulle telecomunicazioni, grazie anche al partito di Amelia. E in Italia? Abbiamo bisogno di un Piratpartiet? “L’importante non è il nome ma le idee che ci sono alla base, risponde l’eurodeputata”. E conclude: “Magari voi non ne avete bisogno come noi. Magari avete altre priorità, come cercare di tenere su i governi”.
Carlotta Addante, Master in Giornalismo Torino

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