lunedì 25 aprile 2011

Posti di lavoro della new economy?

Credevamo che i reality fossero un modo per riempire il palinsesto a basso costo.
In un certo senso è così, ma fa una certa impressione conoscere i dati di GF:
- 74 telecamere e 74 monitor accesi non stop
- centinaia di microfoni
- 600 dipendenti
- 10 autori (questa è una delle cifre più godibili)
- tecnici e assistenti per il taglio e il montaggio delle riprese.

Gli autori (che dichiarano sempre che i concorrenti sono spontanei e per niente guidati) hanno fondato l'Anart, difendendo il loro "lavoro" e premendo perchè sia riconosciuto come "creativi".

La Maria di Amici intanto ha rimproverato  una insegnante della giuria presentatasi senza una specifica acconciatura perchè "mancava di rispetto ai telespettatori". Ci insegnano il bon ton, evviva.

Andiamo a mangiare un po' di cioccolato dell'uovo di Pasqua...

sabato 23 aprile 2011

I lavori culturali sono un valore per la società, per questo devono essere liberi da copyright


Chi è Amelia Andersdotter? Ha cercato di scoprirlo Anna Masera, caporedattore delastampa.it  intervistandola davanti alla platea del Teatro Carignano.
La più giovane deputata dell’Europarlamento (ha 23 anni), Amelia fa parte del partito svedese Piratpartiet, forte sostenitore dell’eliminazione del copyright sulle cosiddette opere d’ingegno. “I lavori culturali sono un valore per la società, per questo devono essere liberi da copyright”, sostiene l’eurodeputata. Secondo Amelia, la governance di Internet è stata gestita male dei governi: “Prendiamo l’industria musicale; il cambiamento ha portato ad accordi occulti tra case discografiche e provider. Questa è una cospirazione contro gli utenti”.
Insomma, la democrazia per Amelia è la rete libera. Ma come risolvere allora il problema della valorizzazione delle opere di cultura? “Io propongo diverse cose, come i finanziamenti pubblici o una tassa per Internet che permetta la navigazione libera di tutti i suoi contenuti”.
Nel dialogo con Anna Masera, è emerso come la Svezia sia un esempio per tutta l’Europa in termini di normativa sulle telecomunicazioni, grazie anche al partito di Amelia. E in Italia? Abbiamo bisogno di un Piratpartiet? “L’importante non è il nome ma le idee che ci sono alla base, risponde l’eurodeputata”. E conclude: “Magari voi non ne avete bisogno come noi. Magari avete altre priorità, come cercare di tenere su i governi”.
Carlotta Addante, Master in Giornalismo Torino

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venerdì 22 aprile 2011

Il marketing della manipolazione

Forse non tutti sanno - nemmeno io sino ad oggi - che la trasmissione tv  "Grande Fratello" non è solo ripresa in mille occasioni nel video, ma è dotata anche di una sua "rivista ufficiale", un settimanale ormai in edicola da diversi anni.
Naturalmente un'altra creatura Endemol, altra galassia di persone coinvolte a vario titolo nella realizzazione, pubblicità e servizi prevedibili sui personaggi e le loro vicende.
Solo che, ancora una volta, è quello che nel libro "ComunICare" chiamo mood ad essere importante. ogni cosa rimanda a un'altra, generando un universo chiuso, asfittico, che dà molto bene conto - se ci pensiamo con un minimo di distacco - di come sia pensato l'utente medio italiano della tv.
In sintesi: un bambino un po' scemo cui rubare con facilità la caramella.
Mentre cerchiamo di non pagare le tasse, magari riuscendoci in parte e ammirando chi lo fa per davvero con grandi numeri, paghiamo sotto altra forma molte altre "tasse".
Ad esempio: "Hai sempre voluto lasciare un segno del tuo amore. oggi puoi lasciarne uno indelebile". come? "Incidendo il tuo nome nel nuovo stadio della Juventus". "Accanto ai tuoi campioni di sempre. Lascerai un segno davvero speciale dell'amore che provi per la tua squadra del cuore. Affrettati: i posti sono limitati e non puoi mancare proprio tu". Per informazioni chiama il numero ******* (naturalmente anch'esso a pagamento). La nota dice "Servizio a carattere sociale", importo sino a 15 euro.

I testi sono di una banalità disarmante ma attenzione: c'è anche la pagina della psicologa, regolarmente iscritta all'albo e anzi Presidente dell'Associazione Italiana di Sessuologia Clinica.  Alla pagina accanto una pubblicità mascherata da articolo spiega "Come ritornare ad essere felici", con l'86% dei casi risolti (così pagheremo e in più ci sentiremo sfigati per essere rientrati nel misero 14% dei casi non risolti). Il bel numero teloefonico in evidenza ci porta a "L?astrologo risponde". Il numero è segnalato dall'espressione "Servizio professionale", che però non significa "fatto con professionalità", ma - ancora una volta - con un elevato costo di chiamata. Un altro numero è pronto "con carta di credito o postpay". Ma puoi addirittura avere gratis l'oroscopo sul tuo cellulare via sms (pensa: gli fornisci un dato riservato e ti sembra di aver ricevuto un regalo).

Una ex concorrente dimostra molti interessi culturali. Vuol laurearsi in Filosofia, chiede una tesi su di una Onlus che si occupa di adozioni a distanza. Il professore - per fortuna - le fa capire che non è così che funziona, ma lei si lamenta.

Insomma, questi sono i tempi. Ma non è un problema solo di buon gusto. E' anche un problema politico. Denaro drenato verso caste e oligarchie, e armi di distrazione e di massa.

lunedì 11 aprile 2011

Il libro è stato pubblicato

Comun I Care
Prendersi cura al tempo della rivoluzione digitale"
è stato pubblicato da Ave (Roma), ed è disponibile!



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